Il Brenta racconta: storia, arte, cultura, moda.

Venezia insolita e spirituale


Visita guidata ai luoghi più rappresentativi della cultura Armena a Venezia .






PROGRAMMA


ore 9.00 Ritrovo e partenza da Fusina.
Navigazione lungo il Canale Vittorio Emanuele ed arrivo a Venezia



Sbarco alle Zattere e passeggiata nel Sestiere di Dorsoduro sino a raggiungere PALAZZO ZENOBIO per la visita (inclusa), monumentale costruzione eretta tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo per la famiglia patrizia veneziana Morosini e poi passato alla famiglia Zenobio, di origine greca. Dal 1850 il palazzo è di proprietà dei Padri Armeni Mechitaristi  e rappresenta uno dei più importanti esempi dell’arte barocca a Venezia. La sala principale è la celeberrima “Sala degli Specchi” detta anche “tiepolesca” per gli affreschi e la complessa decorazione alla quale collaborò il giovane G.B. Tiepolo. E’ un esempio illustre dell’arte e della vita veneziana del Settecento in un contesto culturale e religioso particolare

Visita facoltativa della Scuola dei Carmini (ingresso Euro 5,00 p.p. – Euro 2,00 under 14).L’edificio venne costruito nel VXII sec. e completato su progetto di Baldassarre Longhena e custodisce il ciclo pittorico dedicato alla Madonna del Carmine ad opera di Gian Battista Tiepolo, oltre a splendide tele di A. Zanchi e G.B. Piazzetta 

 Ore 12.30:  Pranzo libero , previa prenotazione al ristorante € 23)

Ore  14.15 Imbarco e trasferimento all'Isola di San Francesco

Ore 15.00:       sbarco all’ ISOLA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO (visita inclusa). 
 Oasi di pace e tranquillità
 S.Francesco del Deserto è abitata oggi,
come secoli fa, da solo cinque frati francescani.

La tradizione vuole che S.Francesco di Assisi tornando dalla Palestina, si fermò in questa isoletta vicina a Torcello che in quel periodo si chiamava “Due Vigne” per poter pregare in solitudine . Quando
il santo ritornò ad Assisi inviò un gruppo di frati nel luogo dove lui aveva trovato tanta pace.

Alla morte del Santo nel 1228, il proprietario dell’isola vi fece costruire una chiesa in suo onore ed alcuni anni più tardi donò l’isola ai Francescani minori. Nel 1420 l’isola fu abbandonata come varie altre a
causa della malaria che apparse con l’impaludamento di queste zone, e da quel momento prese il nome di S.Francesco del Deserto. I frati ritornarono alcuni anni più tardi e restaurarono la chiesa e il convento, abitandovi fino al 1806.

Napoleone Bonaparte infatti in quell’anno soppresse l’ordine e trasformò gli edifici in polveriere. Nel 1856 Francesco I d’Austria donò l’isola al Patriarca di Venezia, il quale la concesse ai frati . 

Oggi le costruzioni sono completamente restaurate, mantenute dai frati che le occupano e che ospitano quei visitatori che desiderino vivere momenti tranquilli in questa oasi di verde silenzio.

€ 35 , ingressi esclusi