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Percorso cicloturistico tra le Ville del Brenta

L’itinerario proposto è una delle varianti ai percorsi cicloturistici n°1 e n°6 della provincia di Venezia, dei quali rimangono in parte ancora dei vecchi cartelli ad indicarne il tragitto.


La partenza a Vigonovo, in località Parco Sarmazza. (area verde con alberi e fiori a ridosso dell’idrovia Padova - Venezia, attrezzata con panchine e giochi per bambini e dotata di fontana)

A Vigonovo si visita Villa Sagredo, che si trova proprio a ridosso dell’idrovia.

Si  proseguire lungo l’argine sterrato dx in direzione di Strà. Ritornati sull’argine con il fiume sulla nostra destra si  percorre un tratto sotto una fronda di alberi, sulla destra, cascate e le tracce di un vecchio ponte oramai sommerso risalente agli inizi dello scorso secolo. Si sale sul ponte ed all’incrocio semaforico si tiene la destra. Questo è l’incrocio del fiume Brenta con il canale Piovego che proviene da Padova, la vista con una vista sull'alveo acqueo è notevole!

Di fronte le chiuse, sistema che permette alle imbarcazioni di entrare nel Naviglio Brenta.
Attraversamento del lungo ponte sul Brenta all’interno della carreggiata riservata alle bici e subito si svolta a destra verso le chiuse. Siamo ancora a Vigonovo nella frazione chiamata Giudecca. Altra svolta a destra, prendendo Via Barbariga che percorre la destra del Naviglio fino all’abitato di San Pietro di Strà. Sulla nostra sinistra, al di là del fiume,Villa Foscarini Rossi e Villa Pisani.(Visita facoltativa)

Per raggiungerle è necessario superare il ponte che ci porta dal lato sinistro più trafficato della strada e che successivamente riprenderemo per riportarci nel percorso di Via Barbariga più tranquillo e adatto ai cicloturisti.

A San Pietro, la strada segue il fiume si possono ammirare altre maestose Ville Venete: Villa Loredan e La Barbariga, Villa Benzi...

Dopo un paio di km percorsi costeggiando ville e vecchie case rurali o nuove abitazioni ritroviamo sulla nostra sx il corso del fiume, dove molti abitanti locali si adagiano sotto gli alberi dediti al riposo ed alla pesca sportiva.
Sulla destra, un po’ nascosta dalla vegetazione ed adagiata su di una collina, appare una bellissima chiesa gotica. Si prosegue fino a raggiungere l’abitato di Paluello dove c’è un incrocio con semaforo.
Si proseguiamo dritti percorrendo la strada che si allontana nuovamente dal fiume ma che c permettere di pedalare in tutta tranquillità. Sulla destra:
Resti di una antica casa del podestà circondata da vecchie mura ed ora in restauro ed altre numerose Ville private risalenti sempre all’epoca della Serenissima.


Si entra  nel territorio di Dolo, altra importante località della Riviera del Brenta  meritevole di visita. Si percorre la strada fino a raggiungere il ponte con le chiuse che ci porta in centro abitato. Qui è possibile visitare bici alla mano il mansio, antico stazio e zona di sosta di epoca romana.
Non sono più visibili i segni dell’antica Via Annia che di qui passava collegando Adria con Padova ad Altino ed Aquileia, ma è possibile vede ancora in funzione un antico mulino ad acqua, segno che la corrente del fiume, all’epoca della Serenissima, veniva intensamente sfruttata così come è da notare l’antico molo di imbarco e sbarco delle mercanzie.  Il Duomo di Dolo ha il campanile più alto della Riviera del Brenta (Mt.82).
Al di là del ponte si prosegue con il Naviglio sulla nostra sinistra fino a prendere la Via Brenta Bassa ed allontanarci dal fiume*. Questo perché per un tratto vi sono dislocate alcune ville le cui mura si estendono fino alla riva ed il percorso sterrato diventa stretto e poco accessibile alle biciclette. Via Brenta Bassa è asfaltata e limitata ai soli residenti.
Qui la maestosa Villa Ferretti Angeli con il parco pubblico dove si può sostare
Dopo circa due km raggiungiamo un incrocio con Via Badoera dove si  svolta dapprima a sinistra e poi subito a destra all’altezza della Villa Badoer-Fattoretto dove si sosta per visita e ristoro!
Visita facoltativa su prenotazione a Villa Tito , Bon Tessier e Villa Scalella
Percorrendo l’argine del fiume si arriva a Mira  di fronte al municipio.
Proseguendo lungo la Riva  destra del Naviglio si passa a fianco l’antica fabbrica della Mira Lanza. In questo punto il canale si trasforma in un grande specchio d’acqua dove stagnano numerosi cigni e ad animali acquatici ramificandosi per un tratto che forma un’isola dall’altro lato del fiume. Si prosegue fino ad incrociare Villa Valmarana (visitabile).
Esiste la possibilità di seguire il fiume percorrendo un tratto sterrato il parco e le mura di Villa Valmarana (accertarsi se asciutto) altrimenti è possibile aggirare la villa rimanendo sulla strada asfaltata fino al semaforo e poi svoltando a sinistra verso il centro sportivo.
Passata la villa ci si ritrova dinanzi un piccolo ponticello in località Riscossa che  permette di passare dall’altra parte del fiume e proseguire per la strada statale.
Altrimenti si segue Via Valmarana fino all’incrocio con Via Risorgimento.
Qui  si svolta a sinistra e dopo una serie di curve ricompare il Naviglio all’altezza di Oriago di Mira.**  Si prosegue diritti attraversando il borgo di Riviera San Pietro per una stretta strada tra case di fine ottocento ,fino a raggiungere l’ennesimo ponte girevole.
Il sistema di ponti girevoli è una delle peculiarità della Riviera del Brenta. Infatti, per permettere il passaggio delle imbarcazioni e dei battelli chiamati Burchielli, i ponti sul Naviglio sono dotati di un sistema manuale che prevede il blocco del traffico veicolare e l’apertura dei ponti girevoli nel momento dei vari passaggi. Ad Oriago, nuovamente diritto sulla destra Naviglio, percorrendo il tratto chiamato Riviera Bosco Piccolo si incontrano alcuni agriturismi. La strada termina in prossimità dell’incrocio semaforico (pericoloso) con la Strada Statale Romea.
Attraversata la Romea, si entra a Malcontenta, si segue Via Malcanton sulla sinistra, che conduce fino alla Palladiana Villa Foscari - La Malcontenta. Sempre sulla riva destra del Naviglio, dopo avere superato la caserma del Battaglione Lagunari Serenissima, si percorre Via Pallada che  porta in località Moranzani:  un percorso naturalistico vivace ed alberato e quasi mai trafficato. Giunti al piccolo porticciolo, si svolta a sinistra su un breve tratto di sterrato, superata una passerella in ferro che porta in Via Moranzani si svolta a destra per percorrere l’ultimo tratto stradale che  conduce a Fusina, allo sbocco del fiume nella Laguna di Venezia.


Il terminal è dotato di parcheggi, un bar, un campeggio e un punto di partenza per il battello che  conduce a Venezia oppure per raggiungere, d’estate, la spiaggia degli Alberoni situata nella parte settentrionale dell’isola del Lido, prospiciente a Fusina.


*Una alternativa suggerita è quella di prendere a soli 200 mt dopo il ponte Via Seriola, pare di epoca medievale, che percorre un tratto assolutamente fuori dal traffico e che si ricongiunge poi nella zona di Mira, all’altezza del canale Novissimo (seguire a sx per 200 mt.).

** Proseguendo diritti è possibile prendere Via Seriola Veneta dapprima sul lato sinistro e poi sul lato destro fino all’incrocio con la Statale Romea, permettendo di accorciare il percorso di circa 5 km.


Alternative:
Vigonovo-Mira
Strà – Dolo
Strà – Oriago
Strà – Malcontenta
Malcontenta –D olo
Malcontenta - Stra



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